Venerdì 17 marzo presso la Casa san Giuseppe di Gozzano si è tenuta una grande festa. In occasione della festività di San Giuseppe bambini, ragazzi e educatori hanno messo in pausa le attività quotidiane per un pomeriggio di giochi e divertimento, da condividere con i loro genitori e il resto del paese.
Durante il pomeriggio don Franco Berlusconi ha incontrato i ragazzi per un significativo momento di preghiera, ripercorrendo la storia del Santo. L’evento è stato inoltre l’occasione di mostrare i frutti del progetto Facciamo Centro, realizzato con la collaborazione della Fondazione Comunità del Novarese. Il progetto, che ha preso il via nel mese di settembre e che proseguirà ancora qualche mese, prevede l’attivazione di un percorso di zooantropologia didattica e il ripristino del laboratorio di falegnameria della Casa. Entrambi i progetti sono rivolti ai bambini del Centro Educativo ed ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Gozzano, che da anni collabora attivamente con la Casa.
Durante la festa sono state mostrate alcune foto delle attività fino ad ora svolte, esposti i primi lavori realizzati in falegnameria e presentati i nuovi macchinari acquistati.
“Siamo molto soddisfatti di quanto fatto fino ad ora e lo sono anche i ragazzi che in questi mesi hanno avuto la possibilità di svolgere i laboratori” ha commentato Matteo Della Vecchia, futuro direttore della Casa San Giuseppe, “chiediamo alla comunità se possibile di sostenerci, far sentire il loro appoggio alla nostra piccola, ma crediamo preziosa, realtà, per aiutarci a continuare a realizzare progetti come questo in futuro”.
Emanuela Vivoli, educatrice e esperta cinofila, responsabile dell’attività di zooantropologia didattica ha aggiunto: “Le attività che stiamo svolgendo rappresentano un’importante occasione per i nostri ragazzi perché stimolano empatìa, senso di responsabilità, interesse per la diversità e autostima. Crediamo che la Casa San Giuseppe possa diventare sempre più un luogo in cui sperimentare nuovi metodi e trovare uno spazio in cui sentirsi accolti e riconosciuti con le proprie capacità”.
Per quanto riguarda il laboratorio di falegnameria, gestito da un tecnico specializzato, coadiuvato, per quando riguarda l’aspetto più pedagogico, da Sonia Colle, educatrice della Casa, sta inoltre ottenendo buonissimi risultati con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado a rischio dispersione scolastica.